A cura di Fabio Villani
« Chi di 2-3 perisce, di 3-2 ferisce.
E così dopo la mazzata di Mezzolara, la Pontevecchio torna alla vittoria con lo stesso punteggio prima nel torneo infrasettimanale Uisp, mercoledì sera, contro il Barca Reno, poi in campionato con la Murri questa mattina, sotto uno splendido sole di metà ottobre.
Ma se il punteggio della prima gara è certamente bugiardo (vi basti sapere che lo statico Direttore di gara ha annullato agli amaranto almeno 3 gol per fuorigioco discutibili, per non dire inesistenti); quello di oggi, siamo onesti, e’ abbastanza generoso con la squadra dei Mister G & G.
Se dovessimo dare un titolo alla partita odierna, potrebbe usare ” Dalla grande paura, alla grande soddisfazione ” oppure, adottandone uno più famoso “Dalle stelle alle stalle”, ma in questo caso dovremmo rifererci alla squadra ospite.
Eh si, perché la Murri nei primi otto minuti della ripresa, quando le squadre erano ferme sull’ 1-1, si è divorata due facili reti (scellerato il pallonetto fuori dell’ attaccante ospite nel primo caso; bravo Dattolo nel secondo); prima di subire quel secco uno-due degli amaranto, che nel giro di pochi minuti l’ ha messa k.o.
E’ stato Raimondi con un bel diagonale di destro (non impeccabile il portiere) a dare il vantaggio alla Pontevecchio, seguito da Perno, favorito da un erroraccio della difesa, ma bravo ad appoggiare in rete con freddezza.
La partita era in ghiaccio anche al 4° minuto di recupero quando il centrale della Murri ha sorpreso Dattolo fuori dai pali con una punizione da distanza siderale, però sarebbe stato meglio evitarlo.
Tutto bene, quindi ?
Insomma…Dato merito a Buzdugan di avere segnato subito il gol del pareggio nel primo tempo, i ragazzi sono pero’ apparsi un po’ sottotono, come se la serata in discoteca di qualcuno fosse
rimasta sulle gambe.
Ad ogni modo, 3 punti dovevano essere e 3 punti sono stati.
Vittorie come quella di oggi erano definite solitamente “un brodino” tipo quello che si scalda agli ammalati.
E noi non saremo l’ eccezione.
A volte però non basta il brodo, ci vuole qualcosa di più, come un analgesico o una Tachipirina.
Una Medicina, in poche parole.
Ecco, proprio lì volevo arrivare.
Vedremo domenica prossima nel paese natio di Giacomo Bulgarelli se la squadra gode di buona, ottima o precaria salute. »