A cura di Giorgio Zaccherini
« Il match casalingo andato in scena domenica scorsa tra gli Allievi 2004 della Pontevecchio e i pari età del Castelnuovo Rangone non è stato per deboli di cuore. Un vero e proprio sali e scendi di emozioni, dallo scoraggiamento all’euforia finale, per tutti gli 80 minuti di gioco più recupero: fondamentale la cosiddetta “zona Cesarini” per riagguantare il risultato e ottenere un 2 a 2 che smuove la classifica. Un pareggio, questo, sicuramente meritato per quello che si è visto in campo, e che forse lascia anche un po’ di amaro in bocca alla formazione amaranto.
La cronaca della partita sottolinea la prestazione decisamente a due facce dei ragazzi di Mister Gilioli, sostituito in questa occasione dal secondo allenatore Zaccherini. Il primo tempo è stato male interpretato, sia sotto il punto di vista dell’atteggiamento e dell’approccio alla partita che sul piano del gioco espresso. Nonostante lo stato confusionale, non mancano le occasioni per la Pontevecchio, che non si concretizzano per via del famoso adagio “palo non è gol”: prima una traversa, poi la base del palo negano la gioia del gol, rispettivamente, a Fontana e Carotenuto. Gli ospiti, invece, si fanno poco intenerire, e vanno a segno due volte, con una punizione dal limite dell’area e un tiro beffardo (ma concesso troppo facilmente) aiutato da una deviazione fortuita di Magliozzi. Si va al riposo con il risultato di 0 a 2 in favore del Castelnuovo.
L’intervallo deve aver certo aiutato l’undici amaranto nel mettere a fuoco idee e motivazioni. Quella che scende in campo nella ripresa è un’altra Pontevecchio, totalmente trasformata in intensità di gioco e determinazione, grintosa e in cerca di riscatto, che non si risparmia su nessun pallone (testimoni i diversi cartellini gialli sventolati, da una parte e dall’altra, dal direttore di gara). Le palle gol non sfruttate iniziano però a essere troppe, quando al 28’ Grossi, su azione insistita di Cialoni in area ospite, raccoglie la ribattuta del portiere avversario e scarica in rete il pallone della speranza per la squadra di casa. Il finale si fa così concitato, saltano gli schemi, la Ponte gioca sull’onda dell’entusiasmo e della sfrontataggine, guadagnando al secondo dei 5 minuti di recupero concessi dall’arbitro una punizione (per la verità molto discutibile) dalla trequarti. La posizione è defilata, sulla battuta si presenta Petrocelli che pennella con il sinistro una traiettoria perfetta sul secondo palo, dove il capitano Graziani F. non si fa trovare impreparato e, con uno stacco imperiale, insacca alle spalle del portiere il definitivo 2 a 2, facendo esplodere così di gioia compagni, panchina e tifosi. Non paghi, c’è ancora tempo per un’ultimissima occasione, sempre su calcio piazzato, per concludere quello che sarebbe stato un vero e proprio miracolo sportivo, ma la conclusione di Grossi è altissima sopra la traversa. Un finale al cardiopalma che premia, infine, la Pontevecchio, che pure già ci aveva abituato ad altri recuperi insperati (la vittoria con la Pallavicini per 2 a 1 maturò tutta negli istanti conclusivi), ma che non deve far dimenticare il bruttissimo primo tempo e la mentalità sbagliata con cui si è approcciata alla gara.
Con quello odierno, salgono a due i pareggi interni per la truppa di Mister Gilioli, e ancora nessuna vittoria all’Alberto Mario: un tabù da sfatare il più presto possibile. Bisognerà aspettare, però, perché il prossimo turno di campionato impone la difficilissima trasferta di Castelfranco Emilia, senza dubbio una delle formazioni più prestigiose del girone, contro la quale la Pontevecchio dovrà riproporre la “garra” e la cattiveria agonistica che la contraddistinguono, possibilmente fin dal primo minuto. »