A cura di Pietro Perno
settore giovanile Pontevecchio U17
« Eccoci qua, dove tutto era iniziato, qui tutto finisce, con un articolo, dove cercherò di riassumere una stagione fantastica che pare incompiuta, che lascia quell’amarezza in bocca al solo pensiero di non aver potuto giocare le fasi regionali… Fasi sudate e conquistate nel girone di andata, ma soprattutto in ogni singolo allenamento da agosto a dicembre.
Beh che dire, tutto ha avuto inizio in quelle prime settimane di settembre, dove gli amaranto si allenarono ogni giorno, alternando mattina e pomeriggio, per preparare la stagione in modo da poter arrivare tra le prime 3. La partenza diceva 4 punti nelle prime 3 partite, avendo sconfitto il Castenaso, pareggiato col Castello e perso con il Mezzolara in una partita rocambolesca. Da quel momento per raggiungere l’obbiettivo, i ragazzi sapevano che per le prossime partite esisteva un solo risultato: i 3 punti.
Ricordo tutti gli allenamenti sotto la pioggia e la neve, e fidatevi… Giocando di fianco a un fiume il freddo é davvero pungente.
Tutte quelle corse sotto il diluvio di novembre e dicembre, ridendo e scherzando, ma comunque sempre prendendo sul serio l’allenamento… Già perché il calcio é un gioco, e come tale va sempre preso col sorriso… E come qualsiasi cosa, più ti diverti facendola, più ti riesce bene.
Di questo bisogna dare davvero merito a mister Guidotti e Mercatelli : averci fatto divertire, migliorando ognuno di noi, sia come gruppo, che come calciatori… Averci fatto raggiungere obbiettivi e traguardi, che alla luce del disastro dello scorso anno, sembravano un miraggio. La ponte prosegue il proprio cammino pareggiando con le dirette rivali Medicina, e Siepelunga, e battendo le restanti squadre.
La classifica alla penultima giornata diceva Pontevcchio quarto, con un punto di vantaggio su Siepelunga e uno in meno rispetto al medicina, ma con una partita in più.
A questo punto agli amaranto sarebbe bastato vincere le ultime due partite, in ordine con Valsanterno e Argentana, rispettivamente ultima e penultima in classifica, ma come si dice, non dire gatto, se non ce l’hai nel sacco… Infatti la pontevecchio crolla spaventosamente nel recupero infrasettimanale contro la squadra imolese, pareggiando 1 a 1 sotto il diluvio del Arberto Mario… Non potete capire l’amarezza che si prova in questi momenti… Beh certo uno che non ha la passione per il calcio potrebbe dirmi “Ma che importa? È una partita, la vita va avanti” beh non é proprio così semplice per chi ha lavorato 4 mesi interi per raggiungere un obbiettivo che ormai sembrava alla portata di mano, e vederselo sfuggire come se nulla fosse, in 70 minuti giocati non al nostro solito livello… E come esperienza personale posso dirvi che nello spogliatoio due lacrime mi sono scese.
La classifica all ultima giornata quindi diceva pontevecchio quinta, ma c’era ancora una possibilità : il Siepelunga doveva perdere in casa del Castenaso e il Medicina doveva non far risultato pieno contro il Castel San Pietro e ovviamente noi dovevamo vincere in casa dell Argentana.
Sembrava ardua la cosa, ma comunque mister Guidotti e Mercatelli sono riusciti a farci entrare in campo con la testa che ci diceva “ancora tutto é possibile, forza e coraggio”.
Finito il primo tempo, dopo aver ormai archiviato la partita sul 2 a 0, ricordo che andammo subito a leggere il. Risultato del Siepelunga a Castenaso, dato che giocavano alle ore 9… Beh il risultato diceva 3 a 0 per i padroni di casa…. Rientrammo in campo ancora più carichi : 3 a 0, poi 4… Ma sapevamo che non bastava solo il nostro impegno, ormai bisognava sperare in un crollo del medicina nei minuti finali, in vantaggio per 2 a 1 a Castello a 10 dalla fine.
Se ripenso a quella partita, infatti, la prima cosa che mi viene in mente era il fatto che più che alla nostra partita, gli ultimi 10 minuti li abbiamo passati a seguire Tuttocampo, sperando in quel gol che ci avrebbe qualificati… Ecco che a 3 minuti dalla fine si sente l’urlo di mister Mercatelli “Ha pareggiato il castello!” beh ecco, scrivendo questo articolo, e ripensando a quell urlo, mi viene tutt’ora la pelle d oca. Da non credere… Ce l’avevamo fatta! Eravamo tra le grandi!
Beh, oddio, però specifichiamo una cosa, non siamo stati aiutati dal Signore, e non sapevamo neanche noi cosa ci facevamo lì… Non é di certo il nostro caso, diciamo che la famosa Dea Bendata che tante volte ci aveva voltato le spalle, questa volta ha deciso di guardarci negli occhi.
Ma di questi regionali conquistati, potemmo giocare solo le prime 5 partite, causa interruzione pandemia… Tutto incompiuto, tutto lasciato lì, tutto lasciato lì, ma i momenti passati insieme no, quelli non si lasciano lì per caso, quelli rimangono nella testa ma soprattutto nel cuore… Ed é per questo che in queste ultime righe, al termine di una stagione così strana e pazza, mi sembra doveroso ringraziarvi tutti… Il primo ringraziamento va ai miei compagni, che hanno reso possibile tutto questo, sacrificandoci gli uni per gli altri, facendo anche quello scatto di 2 o 3 metri per coprire una zona lasciata scoperta da un compagno, supportandoci sempre, ma soprattutto… Più che essere compagni di squadra, essere amici nella vita… Proprio questo é stato il nostro punto di forza, essere un grande gruppo…perché il calcio a questa categoria non bisogna prenderlo come un lavoro, bensì come un impegno, un punto di ritrovo di amici, che però condividono tutti lo stesso obbiettivo e lottano per salvaguardare la stessa barca. Il secondo ringraziamento va ai mister, Guidotti e Mercatelli… Grandi mister, ma soprattutto ottime persone, sempre disponibili e attenti a ogni singolo calciatore.
Vorrei fare un ulteriore complimento: ci hanno sempre coinvolti tutti, escludendo infatti 2 o 3 partite, i 18 convocati sono sempre stati schierati tutti in campo, ovviamente al momento in cui sembrava più opportuno… E questa é davvero una bella cosa, perché per noi ragazzi giocare la partita della domenica con le ansie e tensioni del caso è una delle cose più belle che ci sia, e questo lo sapevano bene i mister dato che anche loro hanno avuto la loro piccola carriera.
Eccoci dunque arrivati alla fine di questo articolo.. Ragazzi spero che leggendo vi siano tornati in mente tutti questi momenti, e spero di rivedervi tutti l’anno prossimo in juniores, e per quanto riguarda voi mister… Chissà che un giorno vi ricapiti di allenare di nuovo qualcuno di noi, nel frattempo non mi resta che augurarvi un grosso In bocca al lupo per il futuro… Un ringraziamento speciale va anche alla società e in primis al nostro presidente Nigro, sempre presente a sostenere la squadra… Siamo grandi. »