A cura di Fabio Villani
« Ha brillato il sole, a San Pietro in Vincoli, a dispetto della nebbia che avvolgeva la campagna romagnola.
Ha brillato come la squadra amaranto, che al termine di una vera e propria battaglia sportiva ricca di colpi di scena, ha conquistato la sua prima vittoria nella fase regionale.
Si dice sempre che “la prima volta non si scorda mai” e probabilmente sarà così per tanti, fosse solo per la data palindroma, foriera di buoni o cattivi presagi.
La trasferta ravennate presentava in effetti molte insidie, alcune per scelta, altre no.
Il 3-5-2 che Mister Guidotti ha deciso di adottare per cercare di arginare l’ emorragia di reti al passivo (ben 9 nelle prime due giornate) era un’ incognita anche per i tecnici amaranto; mentre l’ assenza forzata in extremis di Randazzo, influenzato, cioè di uno dei giocatori che avrebbe potuto beneficiare maggiormente del nuovo modulo, pesava.
Ma se da un lato la squadra ha dimostrato sin dai primi minuti di sapersi adattare bene al cambiamento; dall’ altro, Fidanzi, schierato sulla fascia destra in sostituzione del compagno, è stato tra i migliori del primo tempo, garantendo una buona copertura e una forte spinta.
Peccato solo, senza per questo smentire quanto appena scritto sul nuovo modulo, per alcuni svarioni difensivi collettivi che potevano costare caro.
Ma veniamo alla cronaca.
Dopo soli 5 minuti, con un gran destro dai 25 metri a parabola, capitan Melloni “uccellava” il portiere di casa sorprendendolo fuori dai pali.
Lo svantaggio scuoteva i giocatori in maglia verde che dopo aver sfiorato almeno un paio di volte il pareggio (salvataggi in extremis di Rosolini), lo raggiungevano al 17° con un assolo del proprio centravanti che si presentava tutto solo davanti a Baldi e lo infilava senza patemi.
Ma la coppia Drei-Villani era in agguato e collezionava una splendida rete: tocco smarcante al limite dell’ area del primo per il secondo, controllo in corsa e destro imprendibile all’ incrocio dei pali di “Scheggia” per il nuovo vantaggio amaranto al 31°.
Gioia effimera: due giri di lancette e il S.Pietro impattava di nuovo il risultato.
Dormita colossale di tutti ed il cross dalla sinistra in area del terzino avversario consentiva al n. 7 di insaccare in totale solitudine da pochi passi.
Il secondo tempo offriva meno spettacolo, ma era arricchito dall’ azione del secondo gol di Scheggia, che risulterà decisivo.
Al 14°, infatti, sul perfetto tocco filtrante di Drei, bravissimo a liberarsi di un paio di difensori, Villani entrava in area dalla destra, aggirava in corsa il portiere di casa ed appoggiava in rete il pallone del 2-3 nella porta sguarnita.
Fine dei giochi ? Si e no, perché il S.Pietro non si rendeva più pericoloso (grazie anche ai subentrati della squadra ospite – Grassano, Palaj, Orsini, Cataldo e Radu – che portavano in dote il proprio mattoncino fatto di grinta e determinazione) ma serviva un intervento prodigioso di Baldi, al 39°, per salvare la vittoria, ovvero una miracolosa deviazione sul palo, in uscita, del tiro a colpo sicuro del n.7.
Ecco, magari nell’ occasione, gli occhiali indossati dal giocatore in maglia verde sarebbero serviti piuttosto al Direttore di gara (spesso molto distante dall’ azione) per vedere che il giocatore si trovava in netto fuorigioco, ma sono dettagli.
“Dettagli così piccoli che tu non sei ancora pronto per capire chi siamo noi..” cantava Ornella Vanoni.
È vero, non l’ ho ancora capito.
Siamo la squadra alla deriva di San Vito, quella incerta per un tempo e mezzo col Castel S.Pietro o quella arrembante e corsara di S. Pietro in Vincoli ?
Di certo c’ è solo che la prima trasferta in Romagna può restituire fiducia all’ ambiente, che ha la consapevolezza ora di non essere necessariamente il fanalino di coda del girone.
Basta che i ragazzi insistano nel “mangiare l’ erba”.
Allora avanti con forchetta e coltello fra i denti, bisognerà avere fame di risultati.
Le nostre posate non prevedono il cucchiaio, no: se poi è di legno, lo prendano pure gli altri ! »